LINGUA PER COMUNICARE E LINGUA PER STUDIARE: GLI ALUNNI NON ITALOFONI NELLA SCUOLA ITALIANA. PERCORSI DI AVVICINAMENTO E COMPRENSIONE DI UN TESTO DI STORIA
Dublin Core | Metadati PKP dei documenti | Metadati di questo documento | |
1. | Titolo | Titolo del documento | LINGUA PER COMUNICARE E LINGUA PER STUDIARE: GLI ALUNNI NON ITALOFONI NELLA SCUOLA ITALIANA. PERCORSI DI AVVICINAMENTO E COMPRENSIONE DI UN TESTO DI STORIA |
2. | Autore | Nome dell'autore, affiliazione, nazione | LAURA CAMBRIANI; James Madison University, Virginia; Stati Uniti d'America |
2. | Autore | Nome dell'autore, affiliazione, nazione | MAURIZIO LEVA; Universidad Católica Sedes Sapientiae, Lima; Perù |
3. | Soggetto | Materia/e | |
3. | Soggetto | Parola(e) chiave | didattica della storia; italiano L2; analisi del testo |
4. | Descrizione | Abstract | Secondo il MIUR, nell’anno scolastico 2006-2007, gli studenti stranieri nella scuola italiana, provenienti da circa 190 paesi, hanno superato, anche se di poco, quota 500.000 (circa il 5,6% degli studenti). Il percorso verso l’integrazione scolastica è tortuoso: in difficoltà appaiono le strutture che li accolgono e gli stessi insegnanti, che devono gestire un gruppo-classe di italofoni secolarizzati e di studenti stranieri da un profilo ben poco delineato. I dati sui comportamenti linguistici di questi allievi rivelano quanto siano diversi i tempi dell’acquisizione dell’italiano per la comunicazione quotidiana e interpersonale, rispetto a quella per lo studio. Come evidenziato da Cummins, le abilità comunicative di base (BICS) e la competenza linguistica cognitivo-accademica (CALP) si sviluppano in tempi molto diversi: le prime dai 6 mesi ai due anni; le seconde, invece, in un periodo che va dai 5 ai 7 anni. Per comprendere e usare la L2 per lo studio, l’apprendente straniero deve acquisire competenze diverse, di tipo linguistico, testuale, culturale, oltre che di tipo cognitivo e informativo. E’ qui che si inserisce il nostro lavoro, tentativo di esplorare strategie glottodidattiche e pedagogiche capaci di rinforzare le abilità dell’allievo rispetto ai compiti cognitivi e linguistici richiesti dallo studio delle discipline scolastiche. L’obiettivo è far sì che l’allievo raggiunga, attraverso l’italiano, una buona autonomia nello studio e in tutti quei casi in cui dovrà affrontare testi complessi in contesti extra-scolastici. |
5. | Editore | Agenzia organizzatrice, luogo | |
6. | Collaboratore | Sponsor | |
7. | Data | (AAAA-MM-GG) | 2009-07-27 |
8. | Tipo | Status & genere | Articolo Peer-reviewed |
8. | Tipo | Type | |
9. | Formato | Formato del file | |
10. | Identificatore | URI | https://ojs.cimedoc.uniba.it/index.php/glottodidattica/article/view/225 |
10. | Identificatore | Digital Object Identifier (DOI) | https://doi.org/10.15162/1970-1861/225 |
11. | Fonte | Rivista/conferenza titolo; vol., n. (anno) | Studi di glottodidattica; V. 1, N. 4 (2007) |
12. | Lingua | English=en | |
13. | Relazione | File supplementari | |
14. | Copertura | Localizzazione geospaziale, periodo cronologico, campioni di ricerca (sesso, età, etc.) | |
15. | Diritti | Copyright e autorizzazioni |
Copyright (c) |