<em>Per ignobile vulgus</em>: una descrizione della sifilide nel <em>De podagra</em> di Antonio Galateo

Autori

  • Matteo Caputo

Parole chiave:

Antonio De’ Ferrariis Galateo, gotta, sifilide, Storia della medicina, Salvato-re Grande, Umanesimo napoletano, gout, syphilis, history of medicine, Neapolitan Humanism

Abstract

Il De podagra, unica opera medica del Galateo conservata dalla tradizione, occupa un posto di rilievo all’interno della produzione dell’umanista salentino. In particolare, desta notevole interesse l’ultima parte: ci troviamo, infatti, di fronte ad una delle prime descrizioni della sifilide, la cui epidemia in quegli anni stava decimando la popolazione europea. Il brano, che potrebbe essere frutto di un intervento seriore, pare aprire un nuovo campo di ricerca che però il Galateo non esplorò mai, forse perché travolto dalla caduta del Regno aragonese.

The De podagra, Galateo's only medical work preserved by tradition, occupies an important place within the production of the humanist from Salento. In particular, the last part is of considerable interest: we are, in fact, faced with one of the first descriptions of syphilis, the epidemic which was decimating the European population in those years. The passage, which could be the result of a later intervention, seems to open up a new field of research that Galateo never explored, perhaps because he was overwhelmed by the fall of the Aragonese kingdom.

Biografia autore

Matteo Caputo

Matteo Caputo ha conseguito la Laurea Triennale in Lettere presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia con una tesi dal titolo L’epitalamio di Gabriele Altilio per le nozze di Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Maria Sforza; in seguito, presso la medesima sede, ha conseguito la Laurea Magistrale in Filologia, letterature e storia dell’Antichità con una tesi dal titolo Prolegomeni al De podagra di Antonio De’ Ferrariis Galateo e attualmente è Dottorando di Ricerca (Neuroscience and Education, Curriculum “Green”, XXXVII ciclo) presso la cattedra di Letteratura italiana contemporanea del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia. I suoi interessi riguardano principalmente l’ecocritica letteraria, le rappresentazioni dell’ambiente (urbano ed extraurbano) abitato, occupato e abbandonato nella letteratura italiana tra Otto e Novecento.

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Pubblicato

2022-12-15