Iacopo Sannazaro, la letteratura delle immagini e il “pedante pugliese”. Imprese, motti e motti di spirito

Pietro Sisto

Abstract


Il saggio prende in esame un aspetto poco noto, ma non per questo privo di interesse, della figura e dell’opera di Iacopo Sannazaro ovvero  il rapporto con la letteratura delle immagini e in particolar modo l’impegno dell’umanista a ideare imprese, motti e motti di spirito anche per se stesso nonché la fortuna e la notorietà dell’intero corpus in volgare e in latino in un genere editoriale come  la trattatistica delle imprese e degli emblemi destinato a sopravvivere ben oltre la fine del Rinascimento.

The essay examines a little known but not uninteresting aspect of the figure and work of Jacopo Sannazaro, that is his relationship with the literature of images and especially his personal commitment in creating emblems, ‘motti’ and wits, also for his own use. In addition, the fortune and the fame of the whole corpus (in Vernacular and in Latin) are investigated in the treatises of emblems, a literary genre destined to survive well beyond the end of the Renaissance.


Parole chiave


Jacopo Sannazaro, Letteratura emblematica, Storia della stampa, Iconografia, Emblems, History of Print, Iconology

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E-ISSN: 2785-4507

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