Immaginario politico e pandemia: tra comprensione e narrazione
DOI:
https://doi.org/10.15162/1827-5133/1268Parole chiave:
immaginario, narrazione, pandemia, politica, imaginary, narration, pandemic, politics, understandingAbstract
Questo articolo si concentra sulla crisi pandemica da COVID-19 che ha investito il mondo, offrendo alcune riflessioni iniziali in prospettiva linguistica e di immaginario politico. Muovendo dall’uso ricorrente di metafore di guerra nei discorsi politici e nei media, la prima parte mette in dubbio l’efficacia politica di questa cornice simbolica militaresca per un virus, a partire dall’origine sessuata ed escludente di questo immaginario. Nella seconda parte, la riflessione sul linguaggio e l’immaginario pandemico si interroga sulla difficoltà di comprendere l’originalità di un fenomeno che non sembra avere precedenti immediati nel mondo contemporaneo, trascendendo l’urgenza statistica e l’analisi dei dati. Un terreno, quello della comprensione, che richiederà tempo e distanza, ma che può essere preparato ripensando il tessuto narrativo delle vite, soprattutto di quelle scomparse, attraverso il valore collettivo e simbolico dei riti e delle storie che esse tramandano. Questo valore è ancor più significativo in un’epoca in cui auto-ottimizzazione e accelerazione hanno rimosso molti dei limiti della vita.
This paper focuses on the COVID-19 pandemic crisis that has affected the world, offering first reflections from the perspective of linguistics and the political imaginary. Starting from the frequent use of war metaphors in political speeches and the media, the first part of the questions raised concerns about the political effectiveness of this symbolic military framework regarding a virus, highlighting the sexuate and exclusive origin of this imaginary. In the second part, the reflection on pandemic language and imaginary questions the difficulty of understanding the originality of a phenomenon that has no immediate precedent in the contemporary world, transcending statistical urgency and data analysis. A ground for understanding will require time and distance, but it can be prepared by rethinking the narrative texture of lives, especially those that have disappeared, through the collective and symbolic value of the rites and stories they hand down. This value is even more significant in an era in which self-optimisation and acceleration have removed many limits on life.
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