«Oh dolce tempo, oh vita sollaccevole!»: echi dell’Arcadia nel Quijote

Paola Laskaris

Abstract


L’intervento mira a ricostruire i punti di contatto tra l’Arcadia di Sannazaro e il Quijote di Cervantes, con particolare riferimento al dialogo tra i pastori Opico e Serrano nell’ecloga VI e al discorso che l’hidalgo e cavaliere errante pronuncia davanti a dei caprai nel capitolo XI della Prima Parte. Dal raffronto tra i due testi si evince un grado di assimilazione della fonte italiana che consente a Cervantes di accogliere e poi trasformare il genere bucolico-pastorale, superandone i limiti.

The paper aims to reconstruct the points of contact between Sannazaro's Arcadia and Cervantes' Quixote, with particular reference to the dialogue between the shepherds Opico and Serrano in Eclogue VI and the speech that the hidalgo and knight errant pronounces in the presence of goatherds in Chapter XI of Part One. Comparison of the two texts reveals a degree of assimilation of the Italian source that allows Cervantes to embrace and then transform the bucolic-pastoral genre, overcoming its limits.


Parole chiave


Età dell’oro, Arcadia, egloga VI, Quijote, poesia pastorale, Golden Age, Pastoral poetry

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E-ISSN: 2785-4507

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