Infoskizodemia e scomparsa della realtà

Eugenio Iorio, Chiara Somma

Abstract


We live in a digital shitstorm (Nagle, 2018), a general form of communication in the infosphere (Toffler, 1980, Floridi, 2009), which has deactivated the universalism of reason, led to a lack of sensitivity, and destroyed the foundations of ethical behavior.
In this ‘information war’, nation-states are overwhelmed by the techno-elite of neoliberalism. The conquest and domination of human minds occur within the simulacrum of reality (Baudrillard, 1981), in which it is difficult to distinguish between true and false stories. This mutation interferes with the sensitive decoding systems, creates emotional disorders, affects the collective mind (Carr, 2011), and the forming of opinions, in a ‘dromological’ acceleration (Virilio, 1977) of information and anxiogenic attention overload.
The COVID-19 pandemic has unleashed a so-called ‘infoskizodemic’ not only through online platforms like Facebook and YouTube but also through the market – with an avalanche of misleading 24-hour ads, fake news, conspiracy theories, and much more. COVID-19  was also a semiotic virus (Rushkoff, 1994 - Brodie, 1994) in the psychosphere lands (Jung, 1934-1954), a “collective organism, the planetary body, the hyperconnected mind subjected for three decades to the uninterrupted tension of competition and nervous hyperstimulation, to the war for survival, to metropolitan loneliness and sadness”.
In an era driven by information, “schizo” is the adjective used to express the intrinsically turbulent, acentric, and multidirectional character of desire (Deleuze, Guattari 1972).
Schizophrenia, from a similar point of view, appears to be the pathology that best expresses the barbaric layer of desire.
Infoskizodemia is a viral diffusion device that propagates in the social brain and, as such, should be understood as a pathway of a mutation of cognitive, perceptual, and mnestic activity.
The infosphere is also a psychosphere: as a mental ecosystem subject to biopower (Foucault, 1978), it produces schizophrenia, performing the social role of men.

 

Viviamo in una tempesta di merda digitale (Nagle, 2018) forma generale della comunicazione nell’infosfera (Toffler, 1980, Floridi, 2009) ipersatura, che ha disattivato l’universalismo della ragione, ridotto la sensibilità e distrutto i fondamenti del comportamento etico.
In una guerra di informazioni, in cui gli stati-nazione sono sopraffatti dalla tecno-élite del neoliberismo, la conquista delle menti degli umani e il loro dominio avviene all’interno del simulacro della realtà (Baudrillard, 1981), in cui vero e falso si confondono.

La mutazione interferisce con i sistemi di decodifica sensibili, produce disturbi dell’emozionalità, incide nella predisposizione della mente collettiva (Carr, 2011) e nella formazione dell’opinione, in una accelerazione dromologica (Virilio, 1977) del tempo informativo e del sovraccarico ansiogeno dell’attenzione.
L’epidemia di COVID-19 ha rapidamente scatenato un’infoskizodemia non solo attraverso le piattaforme online come Facebook e YouTube, o i mercati – inondandole con una valanga di annunci fuorvianti 24 ore su 24, notizie false, teorie della cospirazione e molto altro– ma ha anche attivato un virus semiotico, una malattia. Un virus semiotico (Rushkoff, 1994 - Brodie,1994) nella psicosfera (Jung, 1934-1954) atterra «l’organismo collettivo, il corpo planetario, la mente iperconnessa sottoposta per tre decenni alla tensione ininterrotta della competizione e dell’iperstimolazione nervosa, alla guerra per la sopravvivenza, alla solitudine metropolitana e alla tristezza».
In questa era guidata dalle informazioni, «schizo» è l’aggettivo chiamato a esprimerne il carattere intrinsecamente turbolento, acentrico e multidirezionale del desiderio (Deleuze, Guattari 1972).
La schizofrenia, da un simile punto di vista, appare la patologia che meglio esprime lo strato barbaro del desiderio.
L’infoskizodemia è un dispositivo di diffusione virale che si propaga nel cervello sociale e, in quanto tale, va compresa come percorso di una mutazione dell’attività cognitiva, percettiva e mnestica.
L’infosfera è anche psicosfera: in quanto ecosistema mentale soggetto al biopotere (Foucault, 1978), produce schizofrenia, performando l’essere sociale dell’uomo.
D’altra parte, è il mutamento stesso del mondo, in quanto sistema della relazione mente/mondo.


Parole chiave


infosfera, simulacro della realtà, media virus, infoskizodemia; infosphere, simulacrum of reality, media virus, infoskizodemic

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DOI: https://doi.org/10.15162/2704-8659/1307

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E-ISSN: 2704-8659