Editorial Policies

Politiche delle sezioni

Studi

Controllato Accetta proposte Controllato Indicizzato Controllato Peer Reviewed

Testi

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Dialoghi

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Rassegne e dibattiti

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I libri di Nazioni e Regioni

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Recensioni

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Vetrina

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Nessuna sezione

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Dossier: Nazionalismo, identità e destra radicale populista

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Dossier: Regional Conflict, Global Consequences. Revising the Post-Socialist “National” after Ukraine

Controllato Accetta proposte Controllato Indicizzato Controllato Peer Reviewed
 

Open Access Policy

Questa rivista fornisce accesso aperto ai suoi contenuti, ritendendo che rendere le ricerche disponibili liberamente al pubblico migliori lo scambio della conoscenza a livello globale.

 

Codice etico

Dichiarazione sull’etica e sulle pratiche scorrette nella pubblicazione dei lavori scientifici (“codice etico”)

Il fine della rivista Nazioni e regioni – Studi e ricerche sulla comunità immaginata è promuovere la conoscenza e la ricerca su temi legati a nazioni e nazionalismi. Nonostante il sottotitolo della rivista evidenzi una “scelta di campo” scientifica, quella della corrente costruttivista, la rivista accetta anche contributi che mettano in discussione tale prospettiva e non ha una posizione specifica sulle questioni trattate dai testi e dagli studi da essa pubblicate: essa valuta i testi da pubblicare solo per il loro valore scientifico e culturale, ed esige rigore ed accuratezza da parte dei propri autori, collaboratori e redattori. L’atto di pubblicazione coinvolge infatti, oltre all’editore, molti soggetti e ognuno di questi svolge un ruolo fondamentale. Ne consegue, pertanto, che ogni soggetto coinvolto nel processo – gli autori, i direttori, i membri della redazione e del comitato scientifico, i revisori – è tenuto a rispettare in ogni fase degli standard etici. Nazioni e regioni si impegna a far rispettare e difendere le norme di comportamento etico in tutte le fasi del processo adottando e promuovendo gli standard indicati da COPE nel Code of Conduct and Best Practice Guidelines for Journal Editors. Qui di seguito viene riportata una sintesi di ciò che chiediamo agli autori, ai direttori, ai membri della redazione e del comitato scientifico, ai revisori.

Decisione di pubblicazione

Nazioni e regioni accetta solo pubblicazioni originali per le sezioni “Studi” e “Rassegne e dibattiti” – redatte nel rispetto del diritto d’autore e non sottoposte contemporaneamente a valutazione presso altre riviste – che seguano alti standard nella cura editoriale dei testi. Nella sezione “Testi” Nazioni e regioni pubblica in traduzione italiana articoli e saggi di autori di chiara fama già usciti su riviste o pubblicazioni estere, previa autorizzazione dell’autore e dell’editore, onde rendere note in Italia le tendenze e gli sviluppi internazionali degli studi del settore in questione. Nelle sezione “Recensioni” Nazioni e regioni pubblica recensioni di volumi pubblicati in Italia o all’estero; sono ammesse recensioni già pubblicate in altra lingua su un’altra rivista, purché specificato in nota e previa autorizzazione dell’autore e dell’editore.

Per gli articoli pubblicati nella sezione “Studi”, Nazioni e regioni seleziona gli articoli proposti, dopo un’accettazione preliminare collegiale da parte della redazione, tramite una procedura di double-blind peer review (revisione anonima a doppio cieco) supervisionata da dei tutor indicati dalla redazione sulla base delle specifiche competenze settoriali. Per la sezione “Studi” tale procedura è insindacabile ed applicata rigorosamente a tutti i testi proposti per la pubblicazione. Non sono ammesse altre procedure di selezione dei testi

Per le altre sezioni (“Recensioni”, “Rassegne e dibattiti”, “Testi”), la decisione di pubblicare un testo è frutto della decisione collegiale da parte della Redazione e dei Direttori.

Nazioni e regioni si impegna a pubblicare le correzioni di eventuali errori negli articoli pubblicati od il ritiro degli stessi. I Direttori e la Redazione sono i soli responsabili della decisione di pubblicare gli articoli sottoposti alla rivista stessa. La Redazione e i Direttori sono guidati dalle politiche editoriali della rivista e vincolati dalle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.

I revisori e la Redazione sono tenuti a valutare i manoscritti per il loro contenuto scientifico e culturale, senza distinzione di razza, sesso, orientamento sessuale, credo religioso, origine etnica, cittadinanza, nonché di orientamento scientifico, accademico o politico degli autori.

Il personale della Redazione è tenuto a non divulgare alcuna informazione sui manoscritti inviati a nessun altro soggetto diverso dagli autori, revisori e potenziali revisori, consulenti editoriali e dall’editore, a seconda dei casi. Il materiale inedito contenuto nei manoscritti sottoposti alla rivista non può essere usato dai membri della Redazione per proprie ricerche senza il consenso scritto dell’autore. Se la Redazione rileva o riceve segnalazione di un problema in merito ad errori/imprecisioni, conflitto di interessi o plagio in un articolo pubblicato, ne darà tempestiva comunicazione all’autore e all’editore ed intraprenderà le azioni necessarie per chiarire la questione e, in caso di necessità, ritirerà l’articolo o pubblicherà una ritrattazione o Erratum, secondo le linee guida di COPE.

Doveri dei revisori (peer reviewers)

I revisori, sotto la supervisione di un tutor nominato dalla Redazione, assistono la Redazione nelle decisioni editoriali e, attraverso le comunicazioni veicolate al tutor, possono eventualmente aiutare l’autore a migliorare il manoscritto. Il revisore selezionato che non si senta qualificato alla revisione del manoscritto assegnato, o che sappia di non essere in grado di eseguire la revisione nei tempi richiesti, deve notificare la sua decisione alla Redazione, rinunciando a partecipare al processo di revisione. I manoscritti ricevuti per la revisione devono essere trattati come documenti riservati. Essi non devono essere mostrati o discussi con chiunque non sia previamente autorizzato dalla Redazione. La revisione deve essere condotta obiettivamente. La critica personale dell’autore non è ammessa. I revisori devono esprimere le proprie opinioni in modo chiaro e con il supporto di argomentazioni convincenti e documentate. I revisori hanno il compito di identificare la presenza di materiale bibliografico rilevante per il lavoro da valutare ma non citato dagli autori. Ogni dichiarazione, osservazione o argomentazione riportata deve preferibilmente essere accompagnata da una corrispondente citazione. Il revisore deve richiamare l’attenzione della redazione qualora ravvisi una somiglianza sostanziale o una sovrapposizione tra il manoscritto in esame e qualunque altro documento pubblicato di cui ha conoscenza personale. Le informazioni o idee ottenute tramite la revisione dei manoscritti devono essere mantenute riservate e non utilizzate per vantaggio personale. I revisori non devono accettare manoscritti nei quali abbiano conflitti di interesse derivanti da rapporti di concorrenza, di collaborazione, o altro tipo di collegamento con gli autori, aziende o enti che abbiano relazione con l’oggetto del manoscritto.

Doveri degli autori

Gli autori devono garantire che le loro opere siano del tutto originali e, qualora siano utilizzati il lavoro e/o le parole di altri autori, che queste siano opportunamente parafrasate o citate letteralmente, ed il corretto riferimento al lavoro di altri autori deve essere sempre indicato. Gli autori hanno l’obbligo di citare tutte le pubblicazioni che hanno avuto influenza nel determinare la natura del lavoro proposto. Gli autori di articoli basati su ricerca originale devono presentare un resoconto accurato del lavoro svolto, nonché una discussione obiettiva del suo significato. I dati relativi devono essere rappresentati con precisione nel manoscritto. I manoscritti devono contenere sufficienti dettagli e riferimenti per eventualmente permettere ad altri la replica dell’indagine. Dichiarazioni fraudolente o volontariamente inesatte costituiscono un comportamento non etico e sono inaccettabili. I manoscritti proposti non devono essere stati pubblicati come materiale protetto da copyright in altre riviste. I manoscritti in fase di revisione dalla rivista non devono essere sottoposti ad altre riviste ai fini di pubblicazione. La paternità letteraria del manoscritto è limitata a coloro che hanno dato un contributo significativo per l’ideazione, la progettazione, l’esecuzione o l’interpretazione dello studio. Tutti coloro che hanno dato un contributo significativo devono essere elencati come co-autori. Qualora vi siano altri soggetti che hanno partecipato ad aspetti sostanziali del progetto di ricerca, devono essere riconosciuti ed elencati come contributori nei ringraziamenti. L’autore di riferimento deve garantire che tutti i relativi co-autori siano inclusi nel manoscritto, che abbiano visto e approvato la versione definitiva dello stesso e che siano d’accordo sulla presentazione per la pubblicazione. Gli autori devono indicare nel manoscritto conflitti finanziari o altre tipologie di conflitto di interesse che possono influenzare i risultati o l’interpretazione del manoscritto. Tutte le fonti di sostegno finanziario al progetto devono essere indicate. Qualora un autore riscontri errori significativi o inesattezze nel manoscritto pubblicato ha il dovere di comunicarlo tempestivamente alla Redazione della rivista o all’editore e cooperare con gli stessi al fine di ritrattare o correggere il manoscritto.

Conflitto di interessi

Un conflitto di interessi può sussistere quando un autore (o la sua istituzione), un revisore o un membro della redazione hanno rapporti personali o economici che possono influenzare in modo inappropriato il loro comportamento. Questo conflitto può esistere anche se il soggetto ritiene che tali rapporti non lo influenzino. Sta alla Direzione della rivista gestire nel miglior modo possibile eventuali conflitti di interessi (ad esempio tramite il sistema di revisione anonimi in doppio cieco), e agli autori può venire richiesta una dichiarazione in merito.

Disposizione transitoria e finale

Per i primi tre anni, ai membri della Redazione e della Direzione è stato imposto un divieto tassativo di proporre articoli per la pubblicazione nella sezione “Studi”. A partire dallo scadere dei tre anni (gennaio 2016), eventuali articoli che dovessero essere proposti per la pubblicazione nella sezione “Studi” da parte dei soggetti suindicati sono oggetto di revisione anonima a doppio cieco come tutti gli altri, e sarà compito della Redazione trovare collegialmente il modo più appropriato perché tale procedura avvenga nel modo più trasparente e obiettivo possibile.

 

Scarica qui il Codice Etico di N&R in formato pdf, disponibile anche in lingua inglese.

 

Statement on ethics and unfair practices in the publication of scientific works (“ethics code”)

The aim of Nazioni e regioni – Studi e ricerche sulla comunità immaginata is to promote knowledge and researches on topics related to nations and nationalisms. Although the subtitle of the journal highlights a particular scientific position, namely the constructivist perspective, Nazioni e regioni accepts also contributions that question such a perspective; the Editorial Staff as such do not have a specific position on the issues discussed in the texts and articles published on the journal: the texts submitted for publication will be evaluated exclusively on the basis of their scientific and cultural value, and the journal’s authors, Editors and collaborators are required to be accurate and rigorous in their work. Since publishing involves several subjects besides the Publisher, each of them plays a fundamental role – be they authors, Editors, reviewers, members of the Editorial Staff or members of the Scientific Committee – therefore they are expected to abide by some ethical guidelines in all the phases leading to publication. Nazioni e regioni is committed to enforce and defend these ethical guidelines throughout the publication process, adopting and promoting the standards specified in COPE’s Code of Conduct and Best Practice Guidelines for Journal Editors. In the following paragraphs we will summarize what is required from the authors, the Editors, the reviewers, the members of the Editorial Staff and of the Scientific Committee.

Publication decision

Nazioni e regioni accepts only original texts for the “Studi” and “Rassegne e dibattiti” sections. Such texts must have been elaborated following the highest possible standards, must respect other authors’ copyrights and must not have been submitted to any other journal for publication. In the “Testi” section Nazioni e regioni, having previously obtained the related authorizations by their authors and Publishers, proposes Italian translations of articles and essays penned by well-known authors and already published on foreign journals or publications, in order to popularize in Italy the international trends and developments of this field of studies. In the “Recensioni” section Nazioni e regioni publishes reviews of books released either in Italy or abroad; reviews which have already been published in a different language on another journal can be accepted upon prior authorization by the author and the Publisher, provided that the original editorial data are included in a footnote.

As regards the “Studi” section, Nazioni e regioni selects the submitted articles, after a preliminary collective choice by the Editorial Staff, through a double-blind peer review process. Such process is supervised by a tutor appointed by the Editorial Staff on the basis of the tutor’s knowledge of the related field. For the “Studi” section this process is mandatory and rigorously applied to all the texts submitted for publication. No other selection procedures are accepted.

As regards the other sections (“Recensioni”, “Rassegne e dibattiti”, “Testi”), the decision to publish a text is taken collectively by the Editorial Staff and the Editors.

Nazioni e regioni will publish the corrections of any errors that should occur in published articles or ensure the latter’s withdrawal. The Editors and the Editorial Staff are the sole responsible for the decision to publish the articles submitted to the journal. The Editorial Staff and the Editors follow the editorial policy of the journal in full compliance with the existing law regulations on defamation, copyright infringement and plagiarism.

The reviewers and the Editorial Staff must evaluate the manuscripts exclusively for their scientific and cultural content, without any distinction of race, gender, sexual orientation, religious belief, ethnic origin, nationality, and independently of the scientific, academic or political orientation of the authors.

The Editorial Staff must not divulge any information on the submitted manuscripts to any party other than the authors, the reviewers and potential reviewers, the editorial consultants and the Publisher, depending on the case. The unpublished material included in the submitted manuscripts cannot be used by any member of the Editorial Staff for their own researches without the written consent of the author. If the Editorial Staff should find a problem or if a problem arises concerning errors or lack of precision, conflict of interest or plagiarism in a published article, the author and the Publisher will be immediately informed and the necessary steps will be taken to clarify the issue; if need be, either the article will be withdrawn or a retraction/Erratum will be published, in compliance with COPE’s guidelines.

Peer reviewers’ duties

The peer reviewers, under the supervision of a tutor appointed by the Editorial Staff, help the latter take editorial decisions; they may also, by the reviews they send to the tutor, help the author improve the manuscript. A reviewer who does not feel able to accomplish the review s/he has been entrusted with must notify his/her decision to the Editorial Staff, thus renouncing the right to participate in the reviewing process. The manuscripts submitted for review must be treated as confidential documents. They cannot be shown to, or discussed with, anyone without the Editorial Staff’s prior authorization. The reviews must be conducted in an objective way: personal criticism of the author is not acceptable. The reviewers must express their opinions in a clear way and support them with persuasive and well-documented arguments. The reviewers have the task to identify the presence of bibliographic material which is relevant for the article in question but is not acknowledged by the author. Every single statement, observation or point reported will be preferably accompanied by the related quotation. The reviewers must inform the Editorial Staff whenever they detect a substantial similarity or overlapping between the manuscript in question and any other published document they are aware of. The information or ideas obtained through the manuscript’s revision must remain confidential and cannot be used to one’s personal advantage. The reviewers must not accept any manuscripts in regard to which they can find themselves in a conflict of interest deriving from any kind of relations – whether of competition or collaboration – with authors, firms or institutes closely connected with the topic of the manuscript.

Authors’ duties

The authors must guarantee that their works are fully original and, if the words or works of other authors are used, that the latter are opportunely paraphrased or quoted verbatim; the correct reference to works by other authors must always be indicated. The authors must provide references of all the publications that have influenced and determined the course of their work. The authors of articles based on original research must present an accurate account of the work they have carried out and an objective discussion of its significance. The related data must be represented in the manuscript with the utmost precision. The manuscripts must contain enough details and references so as to potentially allow others to replicate the inquiry. Fraudulent or voluntarily inexact statements constitute unethical behaviour and are not acceptable. The submitted manuscripts must not have been published as copyrighted material on any other journal. The manuscripts under review cannot be submitted to any other journals for publication. The authorship of the manuscript is limited to those who have significantly contributed to its elaboration, planning, realisation and interpretation. All those who have provided a significant contribution must be indicated as co-authors. Whenever any other parties have provided a significant contribution to substantial aspects of the research project, they must be acknowledged as contributors. The chief author must guarantee that all the related co-authors are included in the manuscript, that they have seen and approved its final version and that they agree on its submission for publication. The authors must acknowledge in the manuscript any financial conflict or any kind of conflict of interest that may influence the results or the interpretation of the manuscript. All the sources of financial support must be acknowledged. Whenever an author should find any significant errors or inaccuracies in the published manuscript s/he must immediately inform the Editorial Staff or the Publisher and cooperate with them in order to withdraw or correct the manuscript.

Conflict of interest

A conflict of interest may arise when an author (or his/her institution), a reviewer or a member of the Editorial Staff has personal or economic relations that could affect their behaviour in an inappropriate way. Such a conflict may exist even if the subject is convinced that the aforementioned relations do not affect him/her. The journal’s Editors will make sure to deal with any potential conflict of interest in the best possible way (for example through a double-blind peer review process), and authors might be required to provide a statement on the issue.

Final temporary regulation

In the first three years of Nazioni e regioni’s editorial existence (2013-2016), the Editors and the members of the Editorial Staff were categorically forbidden from submitting articles for the “Studi” section. Starting from January 2016, the potential articles submitted for publication in the “Studi” section by any of the aforementioned subjects will be subject to a double-bind peer review like all the others; the Editorial Staff will have to find the most appropriate way to ensure that the evaluation process takes place in the most transparent and objective way.

 

Indicizzazioni

“Nazioni e Regioni. Studi e ricerche sulla comunità immaginata” (N&R) è riconosciuta dalle seguenti entità:

  • Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR): rivista scientifica ai fini dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) nei settori disciplinari 11 (Scienze storiche, filosofiche e pedagogiche) e 14 (Scienze politiche e sociali).
  • Catalogo CARHUS PLUS+ dell’AGAUR (Agència de Gestió d’Ajuts Universitaris i de Recerca): settori di “Storia” e “Sociologia e Politica”, Livello D
  • Norwegian Register for Scientific Journals, Series and Publishers del Norsk Senter for Forskningsdata-Norwegian Centre for Research Data (NSD): rivista scientifica di Livello 1.

 

Descrizione della rivista

Nazioni e Regioni. Studi e ricerche sulla comunità immaginata (N&R) nasce nel 2013 per iniziativa di tre ricercatori che su versanti diversi esplorano le questioni legate al nazionalismo: Andrea Geniola, PhD in Filosofie e Teorie Sociali Contemporanee presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e Storia Comparata, Politica e Sociale presso l’Università Autonoma di Barcellona e membro del Centre d’Estudis sobre Dictadures i Democràcies (CEDID) della stessa università; Dario Ansel, PhD in Storia, Politica e Rappresentanza degli Interessi nella Società Italiana e Internazionale presso l’Università degli Studi di Teramo; Fabio De Leonardis, PhD in Teoria del Linguaggio e Scienze dei Segni presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, master in Studi Russi ed Eurasiatici e Scienze Politiche presso l’Università Europea di San Pietroburgo. N&R vuole essere uno spazio editoriale aperto e interdisciplinare che, sulla scorta della feconda esperienza anglosassone, sia in grado di incentivare un ambito di ricerca sino ad oggi rimasto sostanzialmente ai margini della produzione scientifica italiana ed europea, consentendo a chi si interessa di nazionalismo di pubblicare i risultati del proprio lavoro scientifico e di confrontarsi con altri studiosi. 

La rivista, pur essendo in lingua italiana, aspira ad avere una dimensione internazionale: quindi accetterà contributi in diverse lingue (nello specifico in italiano, inglese, spagnolo, francese, russo, catalano) che verranno tradotti in italiano dalla redazione.

Si accettano contributi che analizzino questioni teoriche relative al fenomeno nazionalista e regionalista, indagini sullo stato dell’arte degli studi dedicati a casi specifici, ricerche su aspetti concreti della costruzione nazionale analizzata da diverse prospettive disciplinari. 

N&R è una rivista on-line a cadenza semestrale, i cui articoli di ricerca, pubblicati nella sezione “Studi”, vengono selezionati tramite procedura di doppio referaggio anonimo, restando alla redazione la decisione ultima circa l’opportunità o meno in caso di divergenza di ‘letture’ di pubblicare o meno il contributo in questione. Sebbene la redazione faccia attraverso il sottotitolo, Studi e ricerche sulla comunità immaginata, una scelta di campo nel dibattito sulla teoria della nazione, N&R è aperta a contributi che mettano in discussione tale punto di vista. Pertanto, la posizione della redazione dinanzi a eventuali valutazioni conflittuali sarà unicamente quella della considerazione del valore culturale dell’articolo contestato che, oltre le considerazioni disciplinari, sarà valutato in ultima istanza per la sua coerenza scientifica e rigore argomentativo. 

N&R, rilasciata con licenza Creative Commons CC BY-NC, è edita dalla Associazione “Nazioni e Regioni”, dal Dipartimento di Scienze Politiche e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. 

La rivista N&R è riconosciuta dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) come rivista scientifica ai fini dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) nei settori disciplinari 11 (Scienze storiche, filosofiche e pedagogiche) e 14 (Scienze politiche e sociali). N&R è inoltre presente nel catalogo CARHUS PLUS+ dell’AGAUR (Agència de Gestió d’Ajuts Universitaris i de Recerca) nei settori di “Storia” e “Sociologia e Politica” di Livello D e presso il Norwegian Register for Scientific Journals, Series and Publishers del Norsk Senter for Forskningsdata-Norwegian Centre for Research Data (NSD) come rivista scientifica di Livello 1. 

N&R è membro del network europeo NISE (National Movements and Intermediary Structures in Europe).

 

Collaborazioni editoriali

Francesco Altamura (ed.), Puglia 14-18. Itinerari di studio nel Centenario della Grande Guerra, Edizioni dal Sud, Bari, 2018. 

ll volume è uno degli esiti dell’omonimo progetto di ricerca “Puglia 14-18”. Il progetto ha visto coinvolti sul versante della ricerca e nella realizzazione delle iniziative di formazione, oltre alla Fondazione Gramsci di Puglia – cui è stato demandato il coordinamento complessivo delle attività –, il Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento, il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea – Ipsaic, l’Archivio Centrale di Stato della Repubblica d’Albania, la rivista «Nazioni e Regioni – Studi e ricerche sulla comunità immaginata».

I filoni di ricerca sviluppati hanno ambito a colmare i vuoti lasciati aperti da una storiografia preminentemente politica, dedita a ravvedere nelle vicende belliche, nel loro impatto sulla società, non altro che le premesse della crisi dello Stato liberale che avrebbe fatto della Puglia un precoce laboratorio per l’avvento del fascismo. Un’attenzione precipua – in ragione anche d’una rinnovata disponibilità delle fonti – per la mutevole realtà del fronte interno, inteso quale osservatorio di molecolari trasformazioni sociali e di mentalità tracimate oltre la fine del conflitto, è andata così congiungendosi ad una più puntuale valutazione del coinvolgimento nelle vicende militari della regione, presa in esame, per via della centralità del mare Adriatico, quale scenario strategico in cui si andò combattendo una lunga e snervante guerra di posizione, per quel che effettivamente fu: un fronte di guerra.

Nel perimetrare il caso di studio, la scelta di un osservatorio regionale è stata indotta da una serie di interrogativi sul ruolo che quel conflitto ha ricoperto nel processo di nazionalizzazione, come pure dal peso riacquisito dal regionalismo nel dibattito politico attuale. Tutti aspetti su cui toccherà misurarsi nel porre mano a un bilancio di temi e contenuti che hanno contraddistinto le celebrazioni di un Centenario che, sul piano della narrazione pubblica, ha visto sancito con forza uno spostamento d’interesse verso le storie di vita e il recupero delle memorie famigliari, accompagnato dalla volontà di restituzione o, forse, di riaffidamento di esse alla cura delle comunità locali.

Gli studi qui presentati ambiscono a colmare quei vuoti lasciati aperti da una storiografia preminentemente politica, dedita a ravvedere nelle vicende belliche e nel loro impatto sulla società non altro che le premesse della crisi dello Stato liberale che avrebbe fatto della Puglia un laboratorio per l’avvento del fascismo. Grazie a una rinnovata disponibilità di fonti, l’attenzione per la mutevole realtà del fronte interno, inteso quale osservatorio di molecolari trasformazioni sociali e di mentalità, è andata così congiungendosi a una più puntuale valutazione del coinvolgimento nelle vicende militari della regione, presa in esame, per via della riconosciuta centralità del mare Adriatico quale «scenario strategico in cui si andò combattendo una lunga e snervante guerra di posizione», per ciò che effettivamente fu: un fronte di guerra.

Francesco AltamuraPuglia e Grande Guerra: primi elementi per un bilancio storiografico nel Centenario delle celebrazioniAntonio LovecchioIl portale Puglia 14 -18 per la diffusione dei risultati della ricerca e l’Archivio digitale sulla presenza militare italiana in AlbaniaMauro SciontiLa Puglia alla guerraVincenzo RoblesPresenza e assistenza ecclesiastica in PugliaDoriana DettoleL’opera di assistenza morale e materiale: donne e uomini di chiesa in Terra di Bari negli anni del conflittoRosaria LeonardiL’assistenza ai civili: la Grande Guerra a Taranto e nel suo circondarioVito SaracinoL’assistenza civile in Capitanata: casi di studio e modelli organizzativiAnna Pina Paladini«Tutta la nazione è un esercito». La militarizzazione di amministrazione ed economia in Terra d’Otranto nella Grande GuerraFederico Imperato, Rosario MilanoIl proclama di Argirocastro e il fronte interno. Alcune riflessioniEdon QesariLa diaspora albanese di fronte al conflitto. Il dibattito intellettuale e politico tra il 1915 e il 1918Valerio VettaRetorica pubblica e usi politici della Grande Guerra (1916-1976). Gli anniversari del conflitto in Puglia.

 

Paolo Perri, Francesca Zantedeschi, Andrea Geniola (eds.): Nazionalismo, socialismo e conflitti sociali nell’Europa del XX secolo, Aracne Edizioni, 2018.

Frutto della collaborazione tra la rivista “Nazioni e Regioni” e la collana “Nazionalismi, storia internazionale e geopolitica” il volume si propone di indagare uno degli aspetti più controversi dello studio della nazione e dei nazionalismi, il rapporto tra il nazionalismo politico e le diverse correnti ideologiche della sinistra socialista e socialdemocratica. Partendo da un approccio multi–disciplinare, il volume intende analizzare e approfondire la capacità del nazionalismo di combinarsi, in situazioni e casi specifici, con il pensiero socialista e le rivendicazioni dei movimenti sociali più radicali. I contributi prendono in esame un arco temporale che dalla fine del XIX secolo arriva ai primi anni del nuovo millennio, coprendo una vasta area geografica e politica che dall’Europa occidentale si estende fino al Caucaso.

Michel HuysseuneThe left confronted with the nation: case studies from the long 20th centuryPaolo PerriUn filo rosso tra le verdi brughiere. Socialismo e nazionalismo nella questione irlandeseJelle VersierenAntoon Roosens: federalism, socialism and the arrested rise of leftist regionalism in Northern Belgium (1958–1965); Tudi KernalegennL’estrema sinistra e la questione bretone. La reinvenzione di un immaginario negli anni Settanta; Adriano Cirulli“Independentzia eta Sozialismoa”. Conflitti sociali ed evoluzioniideologico-strategiche della sinistra abertzale; Andrea GeniolaDalla nazione al socialismo. La gestazione ideologica dell’indipendentismo di liberazione nella Catalogna del tardofranchismoGianluca ScroccuTra indipendentismo e suggestioni rivoluzionarie: il neosardismo e l’utopia della “Nazione Sarda” dal ’68 al secondo Piano di Rinascita; Maria FalinaCan a good socialist embrace the nation? Balkans at the turn of the 20th centuryPiotr LaskowskiOmnivorous Nation. The rise and fall of Socialism in PolandFabio De LeonardisLa memoria dell’epoca sovietica nel discorso pubblico georgiano (2004–2013).


Michelangela Di Giacomo, Novella di Nunzio, Annarita Gori, Francesca Zantedeschi (eds.): Piccole tessere di un grande mosaico: nuove prospettive dei regional studies, Aracne Edizioni, 2014.

“Piccole tessere di un grande mosaico: nuove prospettive dei regional studies”, a cura di Michelangela Di Giacomo, Novella di Nunzio, Annarita Gori, Francesca Zantedeschi rappresenta un approccio collettivo alla dinamica che si è venuta a creare nel corso degli ultimi anni tra Stato nazionale e regione, tra centro e periferia, tra identità nazionale e identità regionali o locali. Tale dinamica viene affrontata da cinque diverse angolazioni, che corrispondono ad altrettante sezioni: RappresentazioniIsoleCittàEconomieNazioni e Regioni. Si tratta di un volume interdisciplinare, motivato dalla necessità di adottare un approccio il più possibile eclettico, nato dalla collaborazione tra la rivista “Nazioni e Regioni” e il gruppo di ricerca “Persistenze o Rimozioni” che anima l’omonima collana, in cui trovano voce letteratura, storia economica, storia politica e storia culturale.

 
Costanza CalabrettaIl 3 ottobre: la festa dell’unità tedesca. Fra Länder e nazioneIgnasi Escandell Garcia, Maria Valls GandiaNación e identidad. Imaginarios del nacionalismo valencianoFederica DitadiNuove prospettive di indagine per la “letteratura meridionale”. Questione meridionale e pensiero meridiano in “Le terre del Sacramento”Enrichetta Lucilla FrezzatoChanging spaces. The relationship between literature and territory and the case of contemporary VenetoSerena SartorePiccole patrie a confronto. Friuli e Catalogna nelle riflessioni letterarie del primo PasoliniDeborah Paci“Spatial turn in history”. La dimensione culturale e politica degli spazi insulariMassimo ColellaLa Sardegna è per me come un microcosmo. La Sardegna, l’Italia e l’Europa ne “La scelta” di Giuseppe DessìKatarazyna ManiowskaL’inimicizia di ritorno o mai rimossa. Il rapporto Stato-Regione nei testi pubblicistici contemporaneiFrancesca BarbanoDualismi politici ed economici nel secondo dopoguerra in Italia. Il caso SiciliaPedro Alexandre Oliveira CouceiroO porto na Guerra Peninsular*. O local e o nacional na estratégia de legitimação de uma identitade de resistênciaDavide TaborI luoghi della memoria della città industriale. Un modello circolare di nazionalizzazione delle masseGiovanni Pietrangeli: Farsi metropoli. Roma e il Lazio tra decentramento e squilibriFrancesco SamariniIl villaggio autarchico. L’insediamento ANIC di Ravenna in “Morti di sonno” di Davide ReviatiSimone Cara“Piano di rinascita” and industrial development in Sardinia. Policies of economic and social development in the planning of the industrial revival to the crisis of the regional industrial companies of the eightiesStefano VenturaDopo il terremoto le fabbriche. Il progetto d’industrializzazione in Irpinia e BasilicataMarialuisa Lucia SergioIl Nord-Est d’Italia al tramonto del “miracolo” economico. La transizione post-fordistaMargherita Scarello: “Le Regioni” di EinaudiMarco StolfoFriuli e friuliano tra “negazionisti”, “minimalisti” e “positivisti”. Diversi approcci e orientamenti nei confronti di lingua e territori durante il NovecentoAlessandro CeliLa «langue du coeur». Metamorfosi e usi politici di francese e francoprovenzale in Valle d’Aosta (1930-2012)Andrea GeniolaIl nazionalismo regionalizzato durante il primo franchismo. Un caso di regionalismo banale (1939-1959)Paolo PerriDall’autonomia all’indipendenza dalla marginalità al protagonismo. Alle origini del successo del nazionalismo politico in Scozia.