Dopo l’arte. L’esplosione dell’immaginario e l’estetizzazione dell’esistenza

Authors

DOI:

https://doi.org/10.15162/2704-8659/1293

Keywords:

Immaginario, estetica, cultura digitale, vita quotidiana, arte, pubblico, Imaginary, aesthetics, digital culture, daily life, art, public

Abstract

The advent of the metropolis in 18th century Europe engendered a progressive process of aestheticization of the existence that radically altered the status of the image and the imaginary in our societies. Begun with the invention of Kitsch, Art Nouveau and mass media, radicalized by means of twentieth century artistic avant-garde and then by the counter-cultures, nourished by pop art, celebrated by television, it now seems to take place in the plots of digital life: among stories, reels, snaps and memes, or where the masses of the past are transformed simultaneously into art, artist, spectacle, information and object of consumption. Thus, while we witness the emancipation of the public Nietzsche, Benjamim and McLuhan dreamed of, we also see its definitive and voluntary alienation.

 

A partire dall’avvento delle metropoli nell’Europa del XVIII secolo, è stato avviato un progressivo processo di estetizzazione dell’esistenza che ha radicalmente modificato lo statuto dell’immagine e dell’immaginario nelle nostre società. Iniziato con l’invenzione del Kitsch, dell’Art nouveau e dei media di massa, radicalizzato per mezzo delle avanguardie artistiche e poi dalle contro-culture del Novecento, nutrito dalla pop art, celebrato dalla televisione, esso sembra oggi compiersi nelle trame della vita digitale, tra stories, reels, snap e meme, ovvero laddove le masse di una volta si trasformano contemporaneamente in arte, artista, spettacolo, informazione e oggetto di consumo. Così, mentre assistiamo all’emancipazione del pubblico sognata da Nietzsche, Benjamim e McLuhan, constatiamo altresì la sua definitiva e volontaria alienazione.

Author Biography

Vincenzo Susca, Università Paul-Valéry di Montpellier

Vincenzo Susca is Head of the Sociology Department at the Paul-Valéry University of Montpellier, where he teaches sociology of the imaginary and mediology. He is member of the Leiris Laboratory (Montpellier), research associate at Ceaq (Sorbonne), McLuhan Fellow at the University of Toronto, and alse the editorial director of Cahiers européens de l'imaginaire. Among his books: Gioia Tragica (Milan 2010, Paris 2011, Barcelona 2012); Les Affinités connectives (Paris 2016, Porto Alegre 2019), Pornocultura (Milan 2016, Montreal 2017, Porto Alegre 2018, Buenos Aires 2020, with C. Attimonelli); Industrie culturelle et vie quotidienne (Montreal 2021).

 

Vincenzo Susca dirige il dipartimento di sociologia dell’Università Paul-Valéry di Montpellier, dove insegna sociologia dell’immaginario e mediologia. Membro del laboratorio Leiris (Montpellier), ricercatore associato al Ceaq (Sorbonne), McLuhan Fellow all’Università di Toronto, è il direttore editoriale dei Cahiers européens de l’imaginaire. Tra i suoi libri: Gioia Tragica (Milano 2010, Parigi 2011, Barcellona 2012); Les Affinités connectives (Parigi 2016, Porto Alegre 2019), Pornocultura. Viaggio in fondo alla carne (Milano 2016, Montreal 2017, Porto Alegre 2018, Buenos Aires 2020, con C. Attimonelli); Industrie culturelle et vie quotidienne (Montreal 2021).

Published

2021-11-30