Niente di umano è un’opera composta in occasione della quinta edizione del Festival Temps de Paroles, organizzato nel 2004 intorno al tema dei “fantasmi”. Due donne, Bella e Djamila, desiderano con forza lo stesso appartamento. Un tempo erano molto vicine, persino amiche. Ma una era ricca, l’altra no. Il passato, uno dei fantasmi dell’opera, impone il perseguimento di una rivincita. Così le due protagoniste si dilaniano sotto gli occhi di un uomo, Ignace, e le parole escono loro di bocca in maniera disordinata, delirante, misteriosa. E poi c’è la presenza di una strana bambina, la figlia di Djamila, una “piuma”, un “sospiro”, una corrente d’aria gelida, l’incarnazione di una tenera infanzia o di una cattiva coscienza…
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Introduzione L’«umano, troppo umano» di Marie NDiaye
Ida Porfido
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Rien d’humain / Niente d’umano
Ida Porfido
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