Il nome della rivista, a periodicità semestrale, è indicativo di un progetto che ha quale sua prospettiva l’apertura verso nuovi orizzonti del sapere, in campo sia giuridico sia economico. Lo studio dei rapporti tra Stati, e tra questi e l’Unione europea, costituisce il terreno privilegiato dell’approccio scientifico che questa nuova esperienza culturale intende perseguire. Ma la Euro-Balkan Law and Economics Review non è solo un titolo. Vuole essere, ambiziosamente, qualcosa di più: un ponte tra culture istituzionali e politiche che cooperano fra loro e si integrano, certo per passaggi graduali, ma in un’ottica di interdipendenze non solo funzionali al nuovo corso del diritto globale ma soprattutto nell’ottica interculturale e multiculturale.
Del resto, i differenti Paesi dell’area balcanica si collocano in uno scenario sempre più integrato. Molti Paesi sono già nell’Unione europea e altri ancora gravitano attorno ad essa, in attesa di un riposizionamento nello scenario del Vecchio Continente.
La scelta compiuta di dar vita ad una rivista a carattere pluridisciplinare, prevalentemente ma non esclusivamente rivolta all’area dei Balcani, è dettata da una professione di coerenza rispetto ai principi fondativi dello Stato contemporaneo quali elementi di un discorso storico e politico risalente volto alla costruzione di un progetto sociale e civile.