Educare alla pace: elementi di cittadinanza in un nuovo paradigma democratico

Rosalba Romanazzi

Abstract


 

 Alla luce degli ultimi avvenimenti storici, la guerra tra Russia e Ucraina e la rivendicazione in Iran dei diritti umani e di uno stato democratico, educare alla pace è un atto quotidiano che nasce e si sviluppa in ogni ambito sociale. Al di là degli schieramenti politici e del bombardamento di immagini e informazioni mediatiche veicolate che ci giungano in casa, all’unisono siamo tutti d’accordo: la guerra è ingiusta. Ecco, sorge più che mai la necessità di far acquisire nelle generazioni future, il senso o il sentimento della giustizia attraverso la pace fatta di gesti intenzionali, di micro e/o macro-azioni, che si trasforma con la buona azione, in competenza; competenza all’ascolto, all’organizzare il proprio punto di vista e ad ascoltare il punto di vista degli altri, essere abili a formulare una sintesi di negoziazione. 

In questa ottica, l’istruzione svolge un ruolo importante nel rendere le società europee più giuste e garantire che tutti i giovani siano in grado di sviluppare i propri talenti e realizzare il loro pieno potenziale, indipendentemente dal loro background e dal contesto sociale di appartenenza. Quello che si sta rischiando maggiormente è l’abbandono precoce dell’istruzione e formazione ed esclusione sociale. Riformulare le parole della pace attraverso la condivisione delle culture e delle identità, con la riscoperta della letteratura e della storia locale saranno una mission educativa; creare occasioni di confronto, di cooperazione attraverso la dimensione del gioco e una narrativa che farà riflettere sulle parole in chiave estetica. 

Lo scenario pedagogico in cui si muoverà l’azione politica educativa dei diversi attori sarà accompagnato da una visione democratica in cui la riflessione critica genererà un’azione emotiva comportamentale. Le finalità e la gestione dei conflitti attraverso la razionalità delle emozioni richiederanno azioni coerenti e costanti nel tempo. Il percorso prenderà forma grazie all’insegnamento di Dewey, Gramsci e Spadafora in chiave trasversale, quale momento più alto di riflessione, in cui gli argomenti complessi e attuali sulla pace saranno interconnessi, semplici e comprensibili, per un percorso di educazione permanente all’interno della diversità e ricchezza dei contesti mondiali. 

 

In the light of recent historical events, the war between Russia and Ukraine and Iran's demand for human rights and a democratic state, educating for peace is a daily act that is born and develops in every social sphere. Beyond the political alignments and the bombardment of media images and information that reach us at home, we all agree in unison: war is unjust. Here, the need arises 

more than ever to make future generations acquire the sense or feeling of justice through peace made up of intentional gestures, of micro and/or macro-actions, which is transformed into competence with the good deed; competence in listening, in organizing one's point of view and in listening to the point of view of others, being able to formulate a negotiation summary. 

In this perspective, education plays an important role in making European societies more just and ensuring that all young people are able to develop their talents and realize their full potential, regardless of their background and social context. What is most at risk is early abandonment of education and training and social exclusion. Reformulating the words of peace through the sharing of cultures and identities, with the rediscovery of literature and local history will be an educational mission; create opportunities for discussion, cooperation through the dimension of play and a narrative that will make you reflect on words in an aesthetic key. 

The pedagogical scenario in which the educational political action of the various actors will move will be accompanied by a democratic vision in which critical reflection will generate an emotional behavioral action. The goals and the management of conflicts through the rationality of emotions will require coherent and constant actions over time. The path will take shape thanks to the teaching of Dewey, Gramsci and Spadafora in a transversal key, as the highest moment of reflection, in which the complex and current topics on peace will be interconnected, simple and understandable, for a path of permanent education within of the diversity and richness of world contexts.


Parole chiave


Ethics of peace; Alliance; Citizenship; Democracy; Education/Etica della pace; Alleanza; Cittadinanza; Democrazia; Educazione;

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E-ISSN: 2974-9050